Lo conosci Ghemon

Lo conosci Ghemon

estratto da redbull.it
Stiamo per farvi ufficialmente entrare dentro Orchidee, l’attesissimo disco di Ghemon. Non mi sembra il caso di perdersi in convenevoli, non abbiamo bisogno di troppi fronzoli nè divagazioni. Benvenuti.

Allora, difficile farti questa intervista, sono emo perchè è la prima, cioè capisci? Sono il primo con cui parli del nuovo disco. Mi trovi bene? Dici che sono pronto?

Direi di si…

Tu come stai?

Molto bene! Il periodo prima dell’uscita del disco è sempre incasinato e stancante, ma sono molto carico; lavorare tanto mi gasa.

Andiamo dentro. Non voglio farti domande stupide e/o scontate quindi facciamo cosi: partiamo dal titolo (sorry n.d.r.)

E’ la prima intervista, la domanda ci sta. All’inizio mi piaceva molto l’idea che la parola “orchidee” contenesse più significati: orchidee come i fiori, appunto, orchi e dee, orchi e idee. Erano tutte associazioni che mi riguardavano da vicino. Poi ho scoperto che sull’orchidea esistono tantissime leggende, storie e simbolismi. A quel punto mi sembrava perfetto: una parola con dentro un universo.

Ghemon: Adesso Sono Qui by Red Bull Italia on Mixcloud

Io l’ho ascoltato il disco e tu non lo sai, ma all’inizio, quando mi hai detto che sarebbe stato tutto suonato, suonato con strumenti veri, ho pensato cose tipo “Oh mio Dio ma perchè?” Oppure “Ecco, ce lo siamo giocati” , “Oh no avrà smesso di fare il rap”…questo ovviamente perchè sono uno stupido e tu lo sai bene. Quando l’ho ascoltato poi ho tirato il fiato, e alzato il volume. Credo però che molti dei tuoi fan in questo momento brancolino nel buio non sapendo cosa aspettarsi. Cosa devono aspettarsi ?

Si devono aspettare un lavoro curato nei minimi particolari e che mi rappresenta al 300%. “ORCHIdee” è una fotografia di come sono in questo momento: libero di fare quello che mi piace senza preoccuparmi del “come”. In questo disco faccio il rap, canto molto di più rispetto al passato e ho anche partecipato attivamente alla creazione delle musiche. Ho un’idea di fondo e voglio esprimerla con più mezzi possibili. Mi piace la coerenza ma odio ripetere cose già fatte.

E tu cosa ti aspetti da loro?

Hanno avuto molta pazienza ad aspettarmi. Penso saranno contenti e certamente me lo auguro.

Non ci sono guests. Perchè?

I guest sono tutti i super musicisti che hanno suonato in quest’album. Non ci sono ospiti al microfono perché avevo delle cose da dire io e non volevo farle dire a qualcun altro. E poi, francamente, a me di avere featuring “a casaccio” sul disco, giusto per sventolare due nomi in più, non me ne frega proprio niente.

La produzione è stata parecchio complessa immagino.

Si, lunga ma è stata un’esperienza bellissima. Per un anno, tutti i giorni in studio dalle 10 del mattino alle 8 di sera. Durante la preproduzione, passando al lavoro con musicisti fino alle fasi finali, Marco Olivi e Tommaso Colliva mi hanno insegnato a non accontentarmi e a cercare di tirare fuori il meglio. Certi giorni, dopo 5/6 ore di registrazioni consecutive, avrei dovuto odiarli, invece sono stato paziente perché ho capito dove volevano farmi arrivare. Questo disco e le persone con cui l’ho fatto, mi hanno insegnato un sacco.

Tu per me però rimani un MC. Non solo un MC sia chiaro ma, anche e soprattutto un MC, non importa quanti ritornelli canti. Lo intendo come complimento…tu ti senti ancora un MC?

Certo che sono anche un MC. Quando faccio il rap, faccio il rap, non sto a decidere quale rima può essere più facile perché la capisca qualcuno. Cerco di abbinare i contenuti alla tecnica, perché il rap è come suonare la tromba o la chitarra. Ogni chitarrista può suonare uno spartito sul tempo in modo totalmente diverso da altri, anche se le note, sono le stesse per tutti. Così è con le parole.

Facciamo delle previsioni. Se va bene, benissimo, di lusso, cosa succede? O meglio…cosa vorresti succedesse?

Potrei pure dirti le cose che sogno, ma la realtà ha molta più fantasia della mia immaginazione, perciò la lascio fare.

Se va male come la prendi?

E perché dovrebbe andare male? Al massimo faccio un altro disco. E dopo un altro. E dopo un altro ancora, finchè non va bene.

Quale è stato il pezzo più veloce da scrivere? Intendo da scrivere non da registrare… quello che è uscito fuori cosi, subito, quasi da “buona la prima”?

“Pomeriggi Svogliati”. Io, Marco Olivi, con cui ho lavorato alle musiche del disco, e Fid Mella eravamo andati per qualche giorno in una casa di montagna sull’Appennino per fare un po’ di musica nuova. Fuori c’era un metro di neve.
Quella particolare canzone si è scritta da sola.

Il più faticoso e perchè?

“Nessuno Vale Quanto Te” perché era molto sentita e volevo che il messaggio fosse assolutamente chiaro. Ogni parola doveva pesare una tonnellata.
Essere chiari non è semplice.

Ne hai lasciati fuori tanti dalla tracklist finale? Immagino non sia un’informazione indispensabile ma è utile per rendersi conto della mole di lavoro…

No, nessuno. Ed è la prima volta che capita.

Ho saputo di qualche major che si sta mangiando le mani per non averti fatto firmare un contratto… sono solo voci di corridoio? Ho fatto male a chiedertelo? Se vuoi puoi non rispondere o essere evasivo.

La mia etichetta storica “Macro Beats” e il mio management, mi hanno dato tutti i mezzi e il supporto per fare un disco da major e mi hanno lasciato libero di creare come volevo, senza entrare mai nelle mie decisioni artistiche. La distribuzione è affidata ad “Artist First” che lavora solo con grandissimi nomi. Lavorare così ed essere indipendenti è una fortuna. Alle major ci pensiamo per i prossimi dischi, quando hanno finito di digerire le mani!

Adesso per favore me lo dici quando esce il disco?

Esce il 27 Maggio.

Sarai in giro per l’Italia a promuoverlo nelle prossime settimane?

Prima con degli instore e poi durante l’estate attraverso il tour, nel quale sarò accompagnato da una band. Partiamo col MIami il 7 Giugno a Milano.
Sarà una cosa veramente innovativa perché tutti i musicisti ascoltano rap e black music in generale per cui sono molto preparati e predisposti a suonare in un certo modo.

Ci vediamo al Red Bull Music Academy Culture Clash?

Certo, è un evento bomba!

G, te l’ho chiesto prima come stai. Ora vado più nello specifico: sei felice?

“Sono fe-li-cio eee, eee”. Comunque, oh…si è SI!

Grazie.